Il ruscello
Nel silenzio del bosco
un ruscello alpestre
d’acqua pura
scende, salta rimbalza,
s’illumina di sole
e poi s’oscura
al capriccio del vento.
Dall’orlo del castagno
assorta guardo
quel flusso mutevole.
Dov’è finito il rosario
di perle, or or sgranato
nell’urto col sasso inaspettato ?
Dov’è sparita la vena
a treccia attorcigliata,
la bolla, la schiuma
che un attimo è durata ?
E penso ai giorni perduti
alle scorse stagioni
alla vita che fugge
sulla china del tempo
senza tregua o ragione,
né cenno di conforto o di pietà
ai miei occhi umidi di pianto
inatti ad accettar l’addio . . .
E già il ruscello alpestre
d’acqua pura
si perde in un sussulto
nell’anonimo spazio
del fiume che l’ingoia.